«E’ un atto di disperazione di chi pensava di aver già vinto ed invece avverte che la sconfitta si avvicina». Con queste parole Giuseppe Stabile liquida la proposta di confronto apparsa ieri sui quotidiani e lanciata dal sindaco uscente. A margine della chiusura di campagna elettorale del centro sinistra, Stabile, a chi gli chiedeva un parere sul bilancio approvato in extremis a quattro giorni dal voto, afferma: «Molta apparenza e poca sostanza. Tante promesse e molti debiti. Un bilancio preventivo che mette a nudo un buco da 49 mln di euro è preoccupante ». Ieri, ultimo giorno utile di campagna elettorale prima del voto, nel suo discorso conclusivo Giuseppe Stabile ha compiuto vari passaggi, primo fra tutti la capacità della coalizione di compattarsi nel momento in cui “la città ne aveva maggiormente bisogno”. Ha poi esaltato il significato delle Primarie di Novembre proprio in un momento in cui si registra il maggiore distacco della gente dalla politica: «Il 5 Novembre – afferma dal palco Stabile – è la prova che la gente vuole partecipare alla vita politica, vuole scegliere i propri referenti e vuole dare il via ad un percorso nuovo, ad un progetto, ad un’idea diversa di città». Nel corso dell’arringa finale, il candidato sindaco Stabile ha anche illustrato, insieme a tutti i responsabili politici dell’Unione, quella che è stata la campagna elettorale del centro sinistra: «Abbiamo ascoltato i cittadini, esposto il nostro programma, abbiamo incontrato tanti giovani. Abbiamo spiegato le cose che intendiamo realizzare . La nostra idea guida – spiega Stabile – è: un’amministrazione comunale che sia realmente al servizio dei cittadini ». « E’ grazie a questo coinvolgimento dei cittadini che abbiamo recuperato consensi su consensi, giorno dopo giorno…Siamo coscienti della nostra forza e vogliamo vincere queste elezioni». Spazio poi al gran finale: «Domenica e lunedì sceglierete il destino di questa città: ecco perché vi chiedo di scegliere me come sindaco e vi chiedo di scegliere il centrosinistra. Sceglierete un’amministrazione che sarà più vicina a tutti voi e sceglierete una nuova idea di città. Vedrete – conclude Stabile tra gli applausi – che, se ci crederemo, un’altra Aversa sarà possibile». (25 maggio 2007-23:25)