E’ un modo nuovo di fare politica, è la politica della gente, è la politica tra la gente quella di Patrizia Vestini e della sua lista “Uniti per Cambiare Recale”. E cambia già Recale, anche nelle forme del confronto, nella distanza, che finalmente si accorcia, tra politica e cittadini. Sabato sera, infatti, la candidata sindaca ed i candidati consiglieri, in piazza Aldo Moro, hanno voluto confrontarsi con gli elettori secondo la formula, del tutto innovativa a Recale, del microfono libero. In tanti hanno approfittato della ghiotta occasione: c’è chi ha chiesto di fare qualcosa per i giovani, chi si è lamentato per la mancanza di servizi, chi ha chiesto spazi per gli anziani. A tutti Patrizia Vestini e le amiche e gli amici della lista hanno risposto con dovizia di particolari, senza vaghe promesse, ma con impegni precisi già contemplati nel programma elettorale. E i recalesi presenti hanno apprezzato, segnale evidente che i cittadini avevano voglia di sentirsi rassicurati, ma anche e soprattutto di parlare, di sfogarsi, di raccontare quello che non va in questa città e chiedere che qualcosa finalmente cambi. “Cambieremo Recale – ha detto la candidata sindaca tra gli applausi – e lo faremo con voi, assieme a voi. Noi ci impegniamo a fare tutto quanto in nostro potere perché finalmente Recale possa diventare migliore, come la volete voi, come la vogliamo tutti noi”. Tanta la voglia per gli elettori recalesi di essere finalmente ascoltati dai politici e tanti, dunque, gli interventi che si sono susseguiti. E’ stato un confronto sereno, costruttivo, apprezzato dai numerosi presenti. Prima che il microfono cominciasse a girare, piazza Aldo Moro è stata protagonista anche di un insolito momento di allegria e convivialità: musica, balli e un ricco buffet. Con una particolarità: a servire sono stati Patrizia Vestini e le amiche e gli amici di Uniti per Cambiare Recale: “E’ una metafora significativa: gli amministratori – commenta con simpatia la candidata sindaca mentre versa un bel bicchiere di vino rosso ad un anziano – devono “servire” i cittadini”. (20 maggio 2007-17:34)