Da tre giorni è operativa in provincia di Caserta la task force, formata da una sessantina di carabinieri del Nucleo a antisofisticazioni, e da circa 40 tra veterinari e altro personale del settore, di Asl di altre Regioni, istituita con un'ordinanza del ministero della Salute, per combattere i focolai di tubercolosi, brucellosi bovina e bufalina, brucellosi ovi-caprina e leucosi. I militari, hanno fino ad ora operato in venti delle centoventi aziende del comparto zootecnico di Terra di Lavoro, controllando gli animali, ai quali viene inserito un bolo, ovvero un dispositivo elettronico, e effettuando prelievi del sangue. Sotto controllo anche la filiera lattiero-casearia, con verifiche igienico-sanitarie nelle aziende deputate al conferimento, lavorazione, trasformazione del latte e dei prodotti derivati.. Nel corso di una ispezione in una azienda della filiera bufalina sono state sequestrate quattro tonnellate di concentrato di latte di bufala, perché conservati in modo non conforme alla disposizioni in materia. Obiettivo della task force è di fare il punto sulle infezioni per poterle sradicare. Devono essere controllati, attraverso identificazione elettronica, oltre 23.000 capi bufalini in Campania, regione colpita in modo particolare dalla brucellosi che, nel casertano, secondo i dati forniti dal Ministero della sanità interessa il 35 per cento dell'intero patrimonio bufalino , valutato intorno ai 250 mila capi. I decreti di abbattimento emessi dal ministero della Sanità, e relativi ad alcune aziende della zona aversana e del litorale ,sono stati sospesi dal Tar. Gli allevatori casertani hanno dato vita a numerose manifestazioni di protesta contro i decreti del ministero e per sollecitare l'adozione di concreti provvedimenti di sostegno alle aziende colpite. Con i trattori i manifestanti hanno bloccato, nelle scorse settimane, per oltre 10 ore la Statale Domiziana, per tre giorni consecutivi il centro storico di Caserta , lo 'spartimento' di Capua, in prossimità del casello di Capua dell'autostrada del Sole,la stazione ferroviaria di Cancello Arnone. Di supporto all'attività della task force sono coinvolti ,all'occorrenza, anche reparti del Comando provinciale carabinieri di Caserta, e i locali organi di polizia. "Obiettivo finale del controllo straordinario di polizia veterinaria - ha spiegato il responsabile dei Nas di Napoli, col. Ernesto Di Gregorio - è di fornire in tempi rapidi al ministro della Salute un dato statisticamente significativo della situazione infettiva presente negli allevamenti della provincia di Caserta. Dalla valutazione dello stato sanitario delle aziende dipenderà la scelta dei criteri di attuazione dei successivi provvedimenti, tesi l'eradicazione della malattia, ma anche allo stanziamento di sostegni economici, d'intesa con il ministero delle Politiche Agricole, finalizzati al rimborso dei capi abbattuti, ma anche al reintegro del reddito dovuto alla mancata produzione e commercializzazione del latte"(13 maggio 2007-09:33)