SANTA MARIA A VICO (Caserta) - Dissuasori di sosta illegali e per di più installati a spese dei contribuenti che fanno l’effetto contrario aggravando la circolazione stradale oltre che danneggiare l’economia dei negozianti della zona. Accade a Santa Maria a Vico dove i titolari di un’attività commerciale di via Novanese hanno avviato un’azione legale per risarcimento dei danni nei confronti dell’amministrazione comunale dopo la decisione del sindaco, adottata lo scorso marzo, di installare alcuni paletti in ferro. Installazione, disposta su richiesta di una residente che si lamentava delle auto in sosta (peraltro su area pubblica) davanti alla propria abitazione. Due lettere aperte, diffuse nella città tramite manifesti affissi ai muri e diverse raccomandate indirizzate al primo cittadino e all’ufficio preposto, fino ad oggi non hanno sortito alcun effetto. Di qui l’azione legale, con una richiesta di 50 mila erodi danni, che ha approfondito anche la regolarità dei dissuasori i quali, si apprende, non sono omologati per legge. Una vicenda kafkiana che vede danneggiati gli stessi contribuenti di Santa Maria a Vico. Infatti, come prevede la legge, è previsto un esborso a carico di chi avanza la richiesta dei dissuasori i quali – in questo caso – sono stati pagati dall’amministrazione. Intanto, proprio a causa dei dissuasori, aumenta il traffico in via Novanese: circolazione caotica, careggiata ristretta a causa dei paletti in ferro, difficoltà ad entrare e ad uscire con le auto nelle proprie abitazioni. «I titolari della Cosmofarma – spiegano i legali dei commercianti – pur comprendendo la necessità di provvedimenti antitraffico, ritengono che la strada in questione, di fronte alla presenza di diversi esercizi commerciali, non necessiti di essere destinataria di una disciplina così limitativa ed estremamente problematica per residenti e commercianti». Intanto, gli stessi legali della Cosmofarma hanno anche annunciato un’azione penale nei confronti dell’amministrazione Telese. (11 MAGGIO 2007-16.45)