“La presenza delle donne in politica, nelle istituzioni e nella società, è importante non per noi, non per un nostro interesse autoreferenziale, ma per il benessere dell’intera collettività, è importante perché noi donne, più di altri, riusciamo a capire e a vivere veramente con intensità i problemi. Lo facciamo in maniera viscerale, sentiamo le difficoltà degli altri come nostre”. Continua l’impegno della candidata sindaca Patrizia Vestini perché, nell’anno europeo per le pari opportunità, aumenti, anche nelle nostre realtà, la consapevolezza del diritto all’eguaglianza e alla non discriminazione, per stimolare la partecipazione dei gruppi poco rappresentati nella società, per celebrare la diversità e promuovere una società più coesa all’insegna del rispetto e della tolleranza. Un impegno concreto, quello della leader della lista “Uniti per Cambiare Recale”, che prende forma nel dialogo e nel confronto di ogni giorno. Ieri mattina Patrizia Vestini è stata alla fiera settimanale. Ha incontrato soprattutto mamme, casalinghe, donne lavoratrici. Da donna a donna, da recalese a recalese, Patrizia ha ascoltato lo sfogo di uomini e donne alle prese con i mille problemi della vita quotidiana, delle preoccupazioni per il futuro dei figli ancora fuori dal mondo del lavoro; ha discusso delle difficoltà di una donna di conciliare vita e lavoro. “Sono donna, madre, lavoratrice: questi sono anche i miei problemi, - ha detto la candidata sindaca – e sono problemi che cercherò di risolvere assieme a voi se con il vostro aiuto potrò assumermi l’onere e l’onore di guidare questa città”. Nel pomeriggio, poi, la candidata sindaca ha preso parte al dibattito “Democrazia di genere, ovvero democrazia” organizzata dal coordinamento delle donne di centrosinistra nell’aula consiliare della Provincia. “Io sono candidata sindaca a Recale, sarà una sfida difficile, perché è sempre più difficile per una donna fare politica, ma la porterò avanti con tenacia. Nella mia lista – ha detto Patrizia Vestini - ci sono amiche che hanno deciso di mettersi in gioco perché l’ho fatto io. Abbiamo deciso di farlo assieme, sfidando tutte e tutti. Ma la presenza femminile solo nelle liste non basta: è una conquista, ma non basta. Noi dobbiamo ottenere che la presenza femminile sia garantita a pari condizioni con gli uomini anche negli organi esecutivi, nella gestione e nel governo di questa società. Solo così il nostro contributo per una giusta trasformazione sociale potrà avvenire in maniera concreta e fattiva. Per parte mia, se verrò eletta farò ogni sforzo perché nella mia città sia garantita la democrazia di genere, ovvero la democrazia”. (10 maggio 2007-19:30)