Presso l’Istituto comprensivo Quarto circolo didattico Cimarosa si è svolta ieri mattina la conferenza stampa di presentazione del progetto ‘Uniti per i bambini, uniti contro l’Aids’, organizzata dall’Unicef insieme con altre 11 associazioni (Amnesty International, Anlaids, Archè, Cesvi, CittadinanzAttiva, Comunità di Sant’Egidio, Croce Rossa italiana, Lila, Medici Senza Frontiere – Italia, Save the Children – Italia, Terre des Hommes –Italia). Una raccolta firme attraverso la quale impegnare il Governo su 4 punti salienti: adempimento degli obblighi internazionali, assegnazione del 20% delle risorse destinate alla prevenzione e cura dell’Hiv/Aids, sensibilizzazione permanente degli adolescenti; accesso ai farmaci; impegno per la ricerca. La conferenza è stata aperta dall’intervento di Cecilia Amodio, dirigente scolastica della Cimarosa: “La scuola – ha affermato – deve essere al fianco di queste iniziative perché i bambini rappresentano il nostro futuro. Dare il nostro contributo alle attività dell’Unicef e delle altre associazioni che sono scese in campo in difesa dei bambini, significa dare una mano ai nostri figli ed alle future generazioni”. E’ stato Francesco Di Virgilio: “I numeri, purtroppo, parlano chiaro. Nel mondo, ogni anno, 600.000 bambini contraggono il virus e 380.000 muoiono a causa dell’Hiv/Aids. E’ ancora più drammarico pensare che ogni minuto un bambino muore per malattie collegate all’Aids. Una situazione che dobbiamo combattere subito, impegnando con la raccolta di firme che si concluderà il prossimo 30 maggio, il Governo su quattro punti che per noi e per i bambini dell’Africa e dell’Asia rappresentano elementi essenziali per il futuro”: Michele Galluccio, consigliere comunale di An delegato alle Politiche giovanili, ha affermato: “E’ fondamentale portare avanti progetti per i bambini, perché, è bene ricordarlo, stiamo parlando dei nostri figli”. Alla conferenza è intervenuto anche il sindaco di Sant’Arpino, Giuseppe Savoia, il quale ha dato un consiglio al ‘collega’ Ciaramella: “Pensare ai più piccoli significa dare un futuro ed una speranza alle famiglie della città di Aversa”. Un consiglio che il sindaco di Aversa ha accettato di buon grado. “E’ verissimo – ha chiarito Domenico Ciaramella – anche se a volte gli amministratori sono costretti a fare i conti con le risicate risorse dei bilanci, con i continui tagli del Governo centrale. La mia amministrazione ha fatto tanto per i bambini, sia sul piano dei servizi che per quel che concerne le strutture. Sono cosciente che c’è ancora molto da fare e sono pronto a mettere nero su bianco una promessa: Aversa diventerà una città a misura di bambino”. (12 aprile 2007-16:18)