“Le Forze dell’ordine e la Magistratura stanno facendo, pur nella scarsità di uomini e mezzi, la loro parte con attenzione e dedizione. Tuttavia questo non basta, occorre creare quelle condizioni di prevenzione, sociale e culturale, perché il fenomeno non abbia a ripetersi. Di qui l’esigenza di ascoltare la popolazione, studiare abitudini, stili di vita e dinamiche attraverso l’attività di sportello, l’unica capace di instaurare un rapporto diretto con la cittadinanza”. Lo ha detto il presidente della Provincia Riccardo Ventre in occasione del convegno di presentazione del progetto “Drogasportello”, realizzato dall’Ente di corso Trieste nell’ambito del Piano triennale regionale di lotta alla droga. Nel corso della manifestazione, tenutasi questa mattina in Provincia, si sono alternati diversi relatori che hanno messo in evidenza gli aspetti più significativi del complesso e delicato fenomeno delle tossicodipendenze. Due gli sportelli già attivi, uno installato presso la sede della Provincia (a disposizione dell’utenza tre giorni a settimana: mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12, giovedì dalle 15 alle 18) ed uno sito nella Casa comunale di Santa Maria a Vico. Previsti nel progetto altri tre punti “Drogasportello”: Formicola, Aversa e Castelvolturno. “Vorrei ricordare a questa platea – ha esordito Ventre nel suo intervento al convegno – una celebre frase pronunciata qualche anno fa dal giudice De Gennaro, che nella qualità di vicesegretario generale dell’Onu con delega alla lotta alla droga faceva notare come le tossicodipendenze fossero il vero male del secolo, sottolineando il rischio che l’intera umanità avrebbe corso se non si fosse intervenuti per tempo, vale a dire l’estinzione per droga. Un’espressione forte ma profetica e giustificata visto l’evoluzione che il fenomeno ha avuto”.