Caserta (di Alessandro De Franciscis, Presidente della Provincia di Caserta) - Ho provato un senso di grande soddisfazione, l'altro giorno, durante la presentazione all’Azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta della partenza del servizio di Telemedicina provinciale. Il primo esempio del genere in Campania. Com’è nel costume di questa Amministrazione, a noi piace presentare all’opinione pubblica non chiacchiere o generici programmi ma cose fatte. E questa è una iniziativa di grande valenza sociale. Il progetto di Medicina rurale che è partito ufficialmente grazie all’impegno del nostro assessorato alle Politiche agricole e alle autorità sanitarie della provincia, ci consentirà di portare alle comunità dell’entroterra, spesso le più svantaggiate sotto il profilo dei servizi, una più efficace e tempestiva assistenza diagnostica e terapeutica grazie a tre camper attrezzati di tutto punto – ma l’espansione del progetto ne prevede l’entrata sulla scena di altri due, muniti di Tac e sala operatoria mobile – che espleteranno funzioni di presidi sanitari. Una volta a regime, il servizio di Telemedicina inaugurato oggi servirà una popolazione di 138mila persone che risiedono in 45 centri rurali della nostra provincia e questo consentirà, dalla piazza di una qualsiasi cittadina, di poter far sostenere in tempo reale alle persone esami anche di rilievo in collegamento con i medici della centrale operativa presso l’Azienda ospedaliera di Caserta. Ho proposto ai responsabili che già tra sei-otto mesi si proceda ad una verifica del funzionamento e della qualità del servizio offerto, in modo tale da implementarlo ulteriormente se necessario. La sua partenza è per noi un modo di fornire risposte concrete alla domanda di miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni rurali, che vivono spesso un senso di isolamento. A questa iniziativa altre e nuove azioni dello stesso tenore seguiranno a breve ma, come evidenziato sopra, ne riparleremo solo a cose fatte. (22 marzo 2007-15:45)