In meno di un mese tre attacchi ad automezzi impiegati nell'attività di raccolta e trasporto di rifiuti in provincia di Caserta. Azioni attribuite alle attività dei clan della camorra e sulle quali hanno aperto una inchiesta la procura di Santa Maria Capua Vetere e la Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Gli episodi sono avvenuti il 16 febbraio scorso alla periferia di Cancello Arnone, dieci giorni fa a Villa Literno e tre giorni fa sulla Nola-Villa Literno. Il bilancio è di un autocompattatore del Consorzio Ce 4 dato alle fiamme a Cancello Arnone; un autotreno, di una ditta privata di Mugnano di Napoli carico di balle di residui del CDR, bruciato a Villa Literno e, qualche giorno fa, assalto non riuscito ad un Tir di una ditta del settore ecologia del casertano, per la reazione dell'autista che ha proseguito la marcia nonostante fossero stati sparati colpi di pistola a scopo intimidatorio. I tre episodi potrebbero essere legati tra loro. La dinamica dei tre assalti agli automezzi sarebbe stata la medesima: i banditi a bordo di auto hanno affiancato gli automezzi e, sotto la minaccia della armi hanno costretto gli autisti a fermarsi, a scendere ed allontanarsi, appiccando poi il fuoco agli automezzi. Non è da escludere perciò un'unica regia nelle tre azioni criminose, portate a termine verosimilmente da esponenti dei clan camorristici operanti tra Villa Literno e Cancello Arnone. Si tratterebbe,dunque, di intimidazioni a scopo estorsivo anche se, secondo quanto si è appreso, non sarebbero state avanzate richieste di tangenti. I primi due episodi sarebbero stati anche posti all'attenzione dei componenti della Commissario Parlamentare sul Ciclo dei Rifiuti. Sugli sviluppi delle indagini, svolte dalla Dda di Napoli e dalla procura di S. Maria Capua Vetere, viene mantenuto uno stretto riserbo. (12 marzo 2007-21:49)