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VEDI NAPOLI E POI MUORI: IL REGISTA CARIA ALLA LIBRERIA GUIDA A CAPUA


Un documentario che fotografa impietosamente la realtà di Napoli, una lunga riflessione sulla camorra e sulla possibile esistenza delle cosiddette "due città": questo e molto altro è ciò che il regista-scrittore Enrico Caria racconta nel suo film-documentario Vedi Napoli e poi muori. Un titolo provocatorio, che più che al famoso detto allude agli innumerevoli omicidi avvenuti a Napoli per mano della camorra. Vedi Napoli e poi muori, che verrà proiettato sabato 10 marzo alle 18.30 presso la saletta degli eventi della libreria Guida Capua, in c.so Gran Priorato di Malta 25, è un’opera forte, lucida con cui Caria, napoletano ma che da anni vive a Roma, ha voluto raccontare gli ultimi vent'anni di storia della città e della malavita napoletana, dando la parola anche a personaggi che conoscono bene Napoli e i suoi problemi, come Roberto Saviano, autore del libro-caso Gomorra, la scrittrice Valeria Parrella, Don Vittorio Siciliani, il fondatore dell'Osservatorio sulla camorra Amato Lamberti, il cantante degli A'67, giovane band di Scampia, e poi ancora amici, maestre di strada, gente del luogo, intellettuali e politici locali. Il regista ha impiegato filmati girati nel corso degli anni con l'ausilio di supporti diversi, dalla super 8 alla telecamere professionali, passando per le piccole telecamere che si usano per filmare le comunioni. La serata, curata dalla libreria Guida Capua, ass. Architempo e ass. Macchina da presa, continuerà dopo la proiezione con un interessante dibattito: infatti, Enrico Caria, e con lui Raffaele Sibilio docente di Sociologia all'Università di Napoli ''Federico II” e lo scrittore Angelo Petrella, discuteranno con il pubblico dei numerosi argomenti che senza dubbio la visione del documentario susciterà. Ma la serata sarà anche un’occasione per parlare dell’ultimo libro scritto da Caria "L' uomo che cambiava idea" (Rizzoli), da cui in qualche modo il documentario prende spunto. Un libro anche questo ambientato a Napoli, e più precisamente nei vicoli dei Quartieri Spagnoli, dove per mettere le mani su un affare a nove zeri, il potente clan dei Luongo e il giovanissimo boss in ascesa Carmine Villanova sono pronti a scatenare la guerra. A ficcare il naso in questa situazione è Willy Calone, un investigatore squattrinato e inaffidabile, ma che di camorra sa più di chiunque altro e non riesce a restare fuori dai guai. Enrico Caria è giornalista e autore satirico - Paese Sera, Satyricon (La Repubblica), Cuore, Il Mattino, Boxer (Il Manifesto), Le Iene (Italia 1) -, sceneggiatore per la radio, la televisione ed il cinema. Per il grande schermo ha scritto e diretto una trilogia fanta-criminale: "17, ovvero: l’incredibile e triste storia del cinico Rudy Caino" con Peppe Barra e Giovanni Mauriello (1992); "Carogne, Ciro and me" con Alessandro Haber, Daniele Formica, Carlotta Natoli (1995) e "Blek Gièk" con Biagio Izzo, Lillo e Greg (2001). È anche autore di due romanzi ambientati a Napoli: “Bandidos vivere e morire al di sopra dei propri mezzi” (Feltrinelli) e “L’uomo che cambiava idea”, (Rizzoli, novembre2006). (10 marzo 2007-08:34)

 
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