Un latitante, Salvatore Spenuso, di 33 anni di Lusciano, ritenuto ai vertici del clan dei Casalesi, fazione capeggiata da Francesco Bidognetti, è stato arrestato a conclusione di indagini e pedinamenti dai carabinieri di Aversa. Spenuso era sfuggito alla cattura nel luglio dello scorso anno quando, in esecuzione di ordinanze custodie cautelari in carcere di ordinanze emesse dal tribunale di Napoli su richiesta della Dda, furono arrestati con l'accusa di estorsioni aggravate dal metodo mafioso Luigi Guida, napoletano del rione Sanità ma ai vertici del clan dei Casalesi, Giuseppe Ventre e Alfonso Santoro quest'ultimo gioielliere di Lusciano. I quattro, sono accusati tra l'altro di avere imposto ad un imprenditore della zona una tangente mensile di 25mila euro. Spenuso è legato anche alla malavita del napoletano, in particolare alla famiglia Puca di Sant'Antimo anche perché ha sposato la figlia del capoclan, ucciso negli anni scorsi in un agguato. Il padre di Spenuso, Gabriele fu ucciso sulla provinciale Nola-Villa Literno il giorno di San Valentino dello scorso anno. (6 marzo 2007-21:58)