In una telefonata al Presidente Claudio Riccio la signora Barbato Felicia autorizza a rendere pubblico il suo nome e detta un suo comunicato stampa. «Mi sento male. Ho ricevuto un’offesa indescrivibile, una pugnalata ed è da ieri che non riesco dormire e sono caduta in depressione tanto che amici hanno chiamato un psicologo per farmi aiutare. Se è questa la società in cui devo vivere è meglio morire come ha fatto Piergiorgio Welby. Ho già chiesto al Presidente Claudio Riccio che quando sarà il momento dovrà essere lui a spegnere i macchinari che mi tengono in vita. Io non ho fatto niente di male e non sono un peso per nessuno, avevo solo inviato una richiesta all’ASL CE/2 per avere un aiuto assistenziale, perché per me è difficile vivere e convivere con la Sindrome della Distrofia Muscolare. Ringrazio tutti i genitori del Carratù per la loro solidarietà e chiedo di parlare con l’Assessore Dello Vicario ed il Sindaco Ciaramella». (4 marzo 2007-23:23)