L'eroina arrivava a Palermo dalla Costa d'Avorio. A gestire il traffico di stupefacenti era, secondo l'accusa, un organizzazione criminale che è stata sgominata dalla polizia. Stamattina un centinaio di agenti con unità cinofile e un elicottero hanno eseguito 17 ordinanze di custodia cautelare. Le indagini, durate due anni, sono state coordinate dal procuratore aggiunto Sergio Lari e dai pm Ambrogio Cartosio e Francesca Mazzocco. Gli arresti sono stati emessi dal gip Pasqua Seminara. La droga appunto partiva dalla Costa D'avorio, passava per Aversa (Caserta), e giungeva nel capoluogo siciliano. Durante le varie fasi delle indagini sono stati arrestati anche 20 corrieri che facendo la spola tra la Campania e la Sicilia trasportavano eroina contenuta all'interno di ovuli che ingerivano e custodivano nell'intestino. Sequestrati oltre 4 kg di droga. A Palermo lo spaccio di eroina era gestito da extracomunitari, prevalentemente tunisini, che erano in contatto con connazionali che abitavano a Caserta. Gli ivoriani erano in grado di far arrivare, settimanalmente, all'organizzazione campana decine di chili di stupefacenti che venivano confezionati in ovuli pronti per essere trasportati anche in Sicilia. Tra gli spacciatori vi sono anche donne palermitane che avevano relazioni sentimentali con i tunisini. (27 febbraio 2007-15:43)