Nella foto (Casertasette.com), l'operaio omicida-suicida Doveva essere un chiarimento, si e'
trasformato in una tragedia. Il rapporto tra Fortunato Brosco e
la convivente, Maria Pandullo, avevano spesso accese
discussioni. L'ultima e' stata quella che ha preceduto
l'omicidio-suicidio di ieri sera nel porto di Formia.
A ricostruire una storia dilaniata da tante liti sono stati i
parenti e conoscenti della coppia ascoltati da personale del
commissariato di Formia.
Le incomprensioni, secondo quanto si e' appreso, erano legate
ai problemi di lavoro di lui e dalle difficolta' relazionali,
sempre piu' gravi, della figlia, una ragazza di 13 anni (e non
11 come indicato finora) che dalla provincia di Milano, dove
prima viveva la famiglia, aveva dovuto seguire la madre nel
trasferimento nel casertano.
Formia si e' svegliata sotto choc per la tragedia verificatasi
ieri sera, poco dopo le 20, sulla frequentatissima banchina di
molo Azzurra, ancora oggi molti i curiosi che si sono ritrovati
sul luogo dove Brosco ha ''lanciato'' in acqua la Peugeot 807.
Il lavoro non stabile dell'uomo che si arrangiava a fare il
muratore e le difficolta' che Sara aveva incontrato in una
realta' totalmente diversa da quella originaria hanno inasprito
i rapporti. La coppia ieri aveva deciso di compiere una
passeggiata nel porto di Formia per disegnare un futuro diverso
proprio per la ragazza. Si e' trasformata in tragedia.
Secondo quanto si apprende, madre e figlia hanno tentato invano
di uscire dalla trappola dell'auto lanciata in mare ieri da
Fortunato Brosco nel porto di Formia. Scene raccapriccianti per
i sommozzatori che a tarda sera hanno estratto dalla Peugeot 807
i cadaveri dell'uomo di 48 anni, della convivente Maria
Pandullo, di 41, e della figlia di lei, Sara, di 13 anni.
La donna aveva in mano un ombrello con il quale deve aver
provato a rompere il finestrino. La ragazza aveva invece le mani
appoggiate al vetro posteriore. Per loro nessuna speranza:
Fortunato Brosco aveva usato per le portiere la chiusura
centralizzata prima di lanciarsi in acqua.
I tre, secondo un primo esame, sono morti per annegamento ma
la causa del decesso dovra' essere stabilita dall'autopsia in
programma per domani. Questa mattina e' stato conferito
l'incarico al medico legale Giovanni Arcudi. Le indagini da
parte degli agenti del commissariato di Formia, diretti dal vice
questore Alessandro Tocco, hanno portato a degli accertamenti
questa mattina anche a Roccamonfina dove le tre vittime
vivevano.
Cordoglio della citta' di Formia
per la tragedia di ieri sera al molo ''Azzurra''. A esprimerlo
e' il sindaco, Sandro Bartolomeo, ai familiari di Fortunato
Brosco, di Maria Pandullo e della piccola Sara ''che hanno perso
la vita nel doloroso consumarsi di un'inspiegabile tragedia
umana, il cui epilogo ha visto Formia spettatrice impotente''.
Bartolomeno afferma, inoltre, che ''l'intera citta' e'
rimasta attonita di fronte all'atto disperato di Brosco e alle
sue terribili conseguenze. Questa mattina - riferisce - ho
telefonato al sindaco di Roccamonfina, Ludovico Feole, per
manifestare piena solidarieta' e vicinanza in questo momento di
dolore''.
La citta' di Formia, attraverso la propria amministrazione
comunale, sara' presente ai funerali della coppia e della
ragazza tragicamente scomparsi. (25 febbraio 2007-18:53)
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