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TARGHE CLONATE: TRUFFANO ASSICURAZIONE PER MEZZO MILIONE DI EURO


Utilizzando targhe di auto e documenti contraffatti provenienti da furti negli Uffici anagrafe dei Comuni di Salerno, Brescia e Frosinone avrebbero truffato alcune agenzie emiliano-romagnole della Nationale Suisse per circa mezzo milione di euro. Per questo cinque persone sono finite in carcere su ordini di custodia cautelare emessi dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua a Vetere (Caserta) Raffaele Piccirillo. Il giudice ha così accolto la ricostruzione investigativa dei carabinieri, coordinati dal Pm Annamaria Lucchetta. Secondo l' accusa i cinque stipulavano contratti assicurativi per lo più semestrali cui seguiva normalmente nel giro di circa ventiquattrore la denuncia di gravi sinistri stradali, in realtà mai accaduti, con conseguente richiesta di onerosi rimborsi alla compagnia assicurativa. La banda aveva preso di mira le agenzie di Imola, Castelvetro, Modena e Bologna. Gli ordini di custodia sono stati emessi nei confronti dei fratelli Massimiliano e Salvatore Ciccarelli di 31 e 27 anni, di Antonietta Fabozzi, 29, Valerio di Caterino, 31, e Francesco Romano, 36. Tutti sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione e alla truffa in concorso. Il cervello della banda, il cui fratello è un dipendente statale, era Massimiliano che provvedeva anche alla duplicazione delle targhe, delle carte di circolazione, e dei referti medici. Complessivamente la ricostruzione operata dai carabibnieri di Imola, che si sono avvalsi nella fase degli arresti anche dei colleghi di Castel Principe, Castelvetro e Bondeno, ha portato alla scoperta di truffe che hanno comportato per la Nationale Suisse un esborso di circa un miliardo di vecchie lire.

 
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